Una supercar personalizzata e un gesto che ha lasciato il segno: la Lamborghini di Papa Francesco è finita all’asta.
Un gesto destinato a lasciare il segno nella storia recente della Chiesa e della solidarietà internazionale. La Lamborghini Huracán RWD donata a Papa Francesco e successivamente battuta all’asta da RM Sotheby’s ha conquistato non solo appassionati di motori, ma anche il cuore di chi crede nel potere dei gesti concreti.
L’auto, firmata dal Santo Padre, è stata venduta a 809.000 euro, una cifra superiore di oltre quattro volte al prezzo di listino del modello base.

La Lamborghini di Papa Francesco all’asta
Dopo la detrazione di tasse e commissioni, 715.000 euro sono stati devoluti in beneficenza per finanziare progetti umanitari scelti personalmente da Papa Francesco, confermando ancora una volta la sua volontà di utilizzare i simboli del potere terreno per scopi etici e sociali.
Un’auto irripetibile: personalizzazione e simbolismo
La Lamborghini Huracán RWD è stata realizzata all’interno del programma Ad Personam, che consente ai clienti più esigenti di creare veicoli unici. Questo esemplare, in particolare, è stato concepito come un omaggio al Vaticano: la livrea in “bianco Monocerus” è attraversata da strisce “giallo Tiberino”, un chiaro richiamo ai colori della bandiera vaticana.
Anche gli interni sono stati adattati alla simbologia ecclesiastica, trasformando la supercar in una vera e propria opera d’arte su quattro ruote.
Beneficenza e ricostruzione: dove andranno i fondi dell’asta
Il valore simbolico dell’asta non si esaurisce nel clamore mediatico o nel valore economico. Il 70% della somma raccolta sarà destinato alla ricostruzione della Piana di Ninive, in Iraq, un’area devastata dai conflitti, in particolare dalla persecuzione contro la comunità cristiana.
A coordinare il progetto è la Fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre”, impegnata nel riportare stabilità e dignità in una terra segnata dalla violenza. Saranno ricostruite abitazioni, scuole, infrastrutture pubbliche e luoghi di culto, contribuendo alla rinascita di intere comunità.
Un ulteriore 10% dei proventi sarà devoluto alla Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi, in occasione del decennale della sua scomparsa. L’organizzazione lavora con donne vittime di tratta e sfruttamento sessuale, offrendo loro protezione, supporto psicologico e una via d’uscita concreta.
Il restante 20% sarà ripartito tra due associazioni italiane impegnate in Africa: la GICAM, guidata dal professor Marco Lanzetta, specializzata nella chirurgia della mano, e Amici del Centrafrica, attiva in progetti dedicati alla salute, istruzione e tutela delle donne e dei bambini.
Papa Francesco e l’impatto globale della sua scelta solidale
Le immagini di Papa Francesco accanto alla Lamborghini hanno fatto il giro del mondo, accendendo un dibattito sul significato del lusso e sulla possibilità di convertirlo in solidarietà concreta. In un’epoca dominata dall’individualismo, l’iniziativa del Pontefice ha messo in luce un’alternativa etica all’ostentazione.
La supercar è divenuta così un ponte tra mondi spesso contrapposti: quello delle performance estreme e quello del soccorso umanitario.
Le reazioni sui social: ammirazione e riflessioni
La notizia ha scatenato numerose reazioni. Molti utenti hanno elogiato Papa Francesco per l’ennesimo gesto di attenzione verso i più vulnerabili, mentre altri hanno evidenziato l’intelligenza comunicativa dell’operazione. L’asta, oltre a generare fondi per cause fondamentali, ha acceso un riflettore internazionale sul valore della carità attiva.
In un mondo sempre più segnato da divisioni e contraddizioni, l’episodio invita a riflettere sulla possibilità – e sulla responsabilità – di trasformare i privilegi in strumenti di giustizia.
Il valore della supercar non risiede solo nel design o nella potenza del motore, ma nel messaggio che ha trasmesso: è possibile unire passione e responsabilità sociale, bellezza e impegno, status e sostegno concreto. Papa Francesco, con questo gesto, ha offerto un esempio tangibile di come il bene possa essere fatto anche attraverso vie inconsuete, ma di grande impatto.